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Ascolto consigliato: Mozart “Rondò alla turca”

Un paio di giorni fa ho fatto una puntata in radio che se avesse avuto un titolo si sarebbe chiamata “Non è mai troppo tardi”. Sto sperimentando sulla mia pelle questo concetto, perché è bello stupire gli altri ma anche se stessi.

Per approcciarsi a questo concetto bisogna spogliarsi del giudizio, e anche del pregiudizio.

Siamo abituati a pensare che ci sono cose che dopo una certa età è inutile imparare, niente di più falso è stato inventato come insegnamento.

Essere curiosi è una risorsa non un demerito, non è un’illusione poter fare qualcosa che non si è avuto la possibilità o la voglia di fare prima.

Entro nel merito: ho 33 anni e sto prendendo lezioni di violino. So che molti di voi staranno pensando “Povera illusa, uno strumento cosi difficile fanno fatica a impararlo i bambini che sono delle spugne, poi devi imparare una lingua nuova che è la musica” questa è l’affermazione tipica di chi non ha voglia di imparare nulla, non prendete per vero un cattivo esempio.

Siamo abituati a credere che se non puoi ambire al livello più alto – comunemente definito oggi dalla parola TOP che detesto – allora non ne vale la pena, perché? Secondo questo principio siccome uno non può diventare lo chef Cannavacciuolo allora non ha neanche senso cucinare per sé e qualche commensale!

Il fatto di non diventare degli chef stellati vi ha fatto mai demordere nel preparare una cena per i vostri amici? Mangiate solo riso in bianco per alimentarvi?!

Qui gli scettici diranno “Va be mangiare è una consuetudine di cui non puoi fare a meno, del violino, della danza, del basket, del paracadutismo puoi farne a meno” e io vi rispondo “Perché devo farne a meno?”.

L’attenzione che poniamo nel fare qualcosa, l’energia che investiamo verso alcune persone è parte integrante di uno scopo importante: rendere la nostra esistenza viva e non lasciarsi vivere, che secondo me è la cosa peggiore che una persona può fare a se stessa.

Albert Einstein diceva: “Non ho particolari talenti, sono soltanto appassionatamente curioso”.

Voglio citarvi anche Plutarco a questo proposito, un filosofo greco che fu definito uno dei più grandi prosatori del I sec. d.C. che secondo me diceva una cosa semplice e geniale: “La mente non è un vaso da riempire ma un fuoco da accendere”.

Imparare qualcosa di nuovo non ha prezzo e forse per tutto il resto c’è Mastercard!

La curiosità è alimentata dalla sola volontà, se qualcuno prova a scoraggiarti ripeti come un mantra la frase di Virgilio per Dante quando dice: “Non ti curar di lor ma guarda e passa”.