I piatti o giradischi, chiamateli come volete, sono apparecchi elettrici che riproducono suoni, sono dotati di un piatto rotante e se ci metti su un disco verrà letto da un braccio che ha alla sua estremità una puntina, questa scorre su appositi solchi fatti sul disco, la puntina scorrendo li legge riproducendo cosi la canzone.

Il giradischi è un’evoluzione del grammofono inventato nella seconda meta del XIX secolo da Emile Berliner, siamo nel 1889 e il disco fonografico inventato da lui viene messo in commercio negli Usa.

Ora non vi faccio due palle cosi spiegandovi come funziona l’incisione, perché prima si usava il cilindro, cos’è un pitch e di che materiale è fatta una puntina per leggere questi solchi, sono cose tecniche che solo chi ci butta le mani sopra deve sapere, quindi se ci sono dj all’ascolto inconsapevoli andate e studiate le parti di un giradischi e il suo funzionamento.

Se c’è uno che ne ha fatto un utilizzo sopraffino di questi giradischi e ha aperto le danze, be quello è GRANDMASTER FLASH, uno dei padri fondatori della musica hip hop, inventore di alcune tecniche di scratch e mix.

Pseudonimo di Joseph Saddler, Grandmaster flash è nato a Bridgetown nelle Barbados, il 1 gennaio del 1958, si trasferisce con la famiglia negli Stati Uniti e rimane sin da piccolo affascinato dalla collezione di dischi del padre.

E’ l’uomo giusto al posto giusto, in una New York devastata dalla crisi economica, siamo negli anni 70 nel Bronx, il Bronx era veramente il Bronx, questi ragazzi hanno macerie intorno a loro e degrado e sopravvivono organizzando feste per strada con due giradischi e un impianto preso in prestito… diciamo. Creano un vero movimento culturale e una musica nuova, più o meno consapevolmente.

L’hip hop sboccia, c’è una serie tv su Netflix che si chiama The Get Down e che ha prodotto proprio il signor Grandmaster Flash, che racconta proprio quel movimento, quel periodo e quella musica.

Il regista è Baz Luhrman, il regista dell’ultimo Gatsby e Moulin Rouge quindi preparatevi a un vero spettacolo.

Grandmaster Flash è un inventore, fu lui a inventare la Clock Theory, ovvero segnare il vinile in un punto esatto per trovare facilmente la porzione di suono dove scratchare.

Siamo piu o meno nel 1976 a New York e Grandmaster Flash forma un gruppo, Grandmaster Flash and  3 Mc’s whit the beat box, un sacco di gente interessante si unisce al gruppo per svariate collaborazioni finchè si sciolgono e Grandamaster comincia a collaborare con gente del calibro di Afrika Bambaataa, un altro inventore, in questo caso ha ideato un genere musicale definito electro rap.

Piccolo passo indietro Grandmaster flash è arrivato nel South Bronx solo da ragazzino, inizia l’adolescenza lontano dalla città, in una casa famiglia per bambini in affidamento, nell’area rurale a nord di New York. Nel  1971 a 13 anni ritorna a Fort Apache – il soprannome di un’area del Bronx – e  le cose stavano cambiando in fretta.

La musica stava diventando più percussiva, gli adolescenti usavano bombolette spray per lasciare una loro traccia sui treni della metropolitana, nomi che sembravano geroglifici e ricercatissimi murales.

Questo il clima e lui è un ragazzino strano, uno a cui piace prendere gli elettrodomestici e smontarli per vedere dentro come sono fatti.

Quando inizia a buttare le mani sui giradischi non è ricco ma conosciuto nel Bronx, e quello che dice suona rivoluzionario: “usiamo due giradischi contemporaneamente cosi con due dischi uguali prendo un pezzo di 10 secondi che posso far durare 10 minuti” so che chi non mastica la materia fa fatica a seguirmi ma immaginate che ha inventato qualcosa di unico e all’epoca decisamente inimitabile, solo lui sapeva come farlo!

Ripetendo in loop quei pochi secondi di ritmo gli MC’s potevano cantarci sopra e così nasce il rap!

Tutto ciò è una risposta creativa al disagio e il disordine che regna nel Bronx negli anni 70.

Ok le feste e ok qualche soldo raccimolato ma di certo non ci si poteva vivere, quei dischi erano coperti da copyright, erano canzoni esistenti suonate in modo diverso.

Cosi pian piano si cominciano a produrre suoni nuovi dove sopra gli MC possono rappare, nel 1979 Grandmaster fonda un nuovo gruppo Grandmaster flash and furious five, i membri del gruppo non vanno molto d’accordo e grandmaster ha un brutto periodo alimentato dalla sua dipendenza da cocaina.

Il gruppo si sgretola e lui finisce sul lastrico, nel 1985 Grandmaster addirittura finisce in coma, era arrivato a pesare 53 kg , insomma era uno straccio ma si rialza il ragazzo e negli anni 90 fonda di nuovo i Grandmaster Flash and The Furious Five.

Nel frattempo fa dei figli, ora possiede case a Long Island come ad Atlanta, conduce anche uno show radiofonico chiamato The Flash Mash Show e crea una sua linea di abbigliamento, la G.Phyre.

Nel 2007 è stato inserito nella Rock and Roll Hall of Fame , diventando il primo artista hip hop a guadagnare questa onorificenza.

Oggi passa ancora gran parte del suo tempo in tour, per club e festival, per far girare i suoi dischi sui piatti.

Personaggio iconico, ora avete una scusa per approfondire chi ha gettato le basi per il mondo dei djing che verrà.

“Vedo cose faccio gente” è la mia rubrica su Radio Cusano Campus, la puoi ascoltare il sabato dalle 20:00 alle 22:00 o in podcast pigiando qui