Paris Rockin è una delle realtà urbane più incisive nella scena clubbing romana.

Per spiccare ancor di più tra le primizie della Caput Mundi, si è trasformata in festival: tre giorni di evasione targata Roma/Parigi.
Ma cos’è Paris Rockin? Per capirlo realmente abbiamo chiacchierato con i fondatori di questa ambiziosa avventura, iniziata cinque anni fa a colpi di vibrazioni positive, lasciando un’impronta sul suolo capitolino.
La scena artistica proposta è parigina, ma la lente d’ingrandimento è romana.
13 artisti, un club su tre piani, mostre, sfilate, djset, live, cusine francaise, video-mapping, tutto in diretta su U-FM Radio: questo è ciò che Paris Rockin Festival ci ha promesso per il 20/21/22 marzo al Lanificio 159.

La prima domanda è provocatoria: manterrete le promesse?

Nicolas & Romain: Certo che manterremmo le promesse. L’obiettivo è di offrire in 3 giorni una visione della creatività parigina, ma anche di creare delle collaborazioni con le realtà romane che ci piacciono e che possono portare qualcosa al progetto. Il livello musicale è chiaramente più orientato alla scena francese ma per tutto il resto ci avvaliamo di preziose collaborazioni romane che hanno una sensibilità particolare con la Francia.

Togliamoci di torno le presentazioni formali: chi siete? Quanti siete?

Nicolas & Romain: Siamo due francesi a Roma da qualche anno e portiamo avanti questo progetto da cinque anni. Paris Rockin’ è iniziato come programma radio, poi abbiamo iniziato nel 2009 a organizzare concerti a San Lorenzo, e adesso ci ritroviamo a fare un festival di tre giorni che mischia musica, arte, moda, cucina, radio, clubbing. Abbiamo trovato nel Lanificio un luogo multi-culturale che sposa perfettamente le forme che vogliamo dare al concept Paris Rockin’.

“Abbattiamo le barriere. Paris e Roma sono le più belle città del mondo. Entrambe devono raccontare un futuro diverso, aperto alla nuova vita urbana. L’arte è il mezzo di comunicazione tra l’uomo e la città e questo spazio verbale è riempito dalle persone, dagli uomini, dalla comunicazione.”
Fate entrare anche noi nel mood? Parliamo del progetto e delle collaborazioni strette per mettere in moto questo gigantesco carrozzone!

Nicolas & Romain: Dall’inizio di Paris Rockin’ nel 2009 collaboriamo con Massimo Voci il nostro dj-resident che consideriamo il migliore dj di Roma. Sa sempre come adattarsi a tutte le situazioni e a catturare il mood di una serata per rendere felice il pubblico. Per il festival siamo felici di collaborare con Aracne, che organizza un concorso sul tema di Paris Urbain il sabato 22 marzo con trenta opere su questa tema che saranno esposte negli spazi dell’Atelier del Lanificio. Questo sabato 22 marzo ci sarà anche una sfilata sul tema di Coco Chanel con trenta capi creati apposta dall’Istituto Italiano di Moda.

Massimo Voci dj resident di Paris Rockin, Label Manager di Black Moka Records, co-fondatore di U-FM Radio, lavora per Radio Capital e nel tempo libero (quale?) fa il dj a Webnotte su Repubblica Tv. Abbiamo dimenticato qualcosa? Insomma Massimo sei uno che sta sempre sul pezzo! Sei tu il direttore d’orchestra dato che sei presente in tutte e tre le line up? Racconta al pubblico di Enquire come riesci a conciliare tutto ciò

Massimo: Come resident di PR fare gli onori di casa oltre che un dovere è anche un piacere, ed in questo caso la casa è il Lanificio, dove mi trovo particolarmente a mio agio, mi piace l’atmosfera di festa che ogni volta si consuma. Come riesco a conciliare tutto? Semplice, non ci riesco. Cioè mi perdo i pezzi alle volte, ma altre volte ne trovo altri. Alla fine il puzzle che ne viene fuori mi piace. Non sempre però.

Alex Paletta, cerimoniere della serata in diretta con gli ascoltatori di U-FM Radio, co-fondatore della stessa e regista per Radio Capital, dj eclettico dalla natura freelance diremmo, visto che hai suonato in posti e realtà differenti. Azzardiamo nel dire che hai fatto del broadcasting la tua filosofia di vita? Parlaci di te e spiegaci cosa significa gestire un così folto gruppo di artisti?

Alex: Non ci avevo mai pensato in questi termini. Non lo so se il Broadcasting sia la mia filosofia di vita, certo è che è la cosa che so fare meglio in generale e quella che faccio per più ore durante il giorno tra U-FM Radio e Radio Capital.
Per U-FM Radio coordino i programmi e le dirette, esterne e dai nostri studi.
Nella gestione generale di U-FM Radio non sono da solo, oltre a me c’è Tommaso Checchi che si occupa di tutta la parte di programmazione schedule, promos, jingles, sigle e un certo Massimo Voci (lo conoscete?) che invece ha sotto controllo la musica che gira su U-FM.

Noi tre insieme prendiamo decisioni sui dischi da passare o non passare, sui programmi da fare o non fare, gli eventi a cui partecipare o non partecipare.
Idem vale per la gestione delle persone che ruotano attorno a U-FM Radio, non sono tantissime, ma iniziano ad essere un numero, e da solo non ce la farei.
Poi la nostra filosofia è di lasciare libertà assoluta d’espressione alle persone che gravitano attorno all’universo U-FM, se poi la cosa ci piace e riusciamo a piacerci, anche umanamente, si fa altrimenti anche no.

Jamaica, Acid Arab, Freddy Mcquinn, Agoria, Noze, Rone, Bambounou, Stwo, Everydayz, Dream Koala e Equohm. Se doveste consigliere al vostro pubblico i tre artisti imperdibili tra loro quali scegliereste? Fate voi gli onori di casa!

Nicolas & Romain: Sono tutti imperdibili i concerti! Abbiamo provato a fare una programmazione che copra diversi stili musicali, come la trasversalità della creatività musicale parigina. Ognuno può trovare nella programmazione del festival qualcosa con il quale si sente più vicino. Poi ovviamente l’idea è anche di far scoprire nomi talentuosi che non hanno ancora avuto una copertura mediatica importante in Italia.
Massimo: Scelta molto difficile, ma dovendo proprio farlo, direi: Acid Arab, Agoria, e Stwo.
Alex: Se volete farvi la serata “ciaone proprio!” vi consiglio di venire a vedere i Noze, se invece volete farti il viaggio di testa è Rone quello che fa per voi, Bambounou invece se volete fare i fichi fra un paio d’anni e dire: “io l’ho visto due anni fa al Lanificio, ha spaccato tutto!”.

Le menti del Paris Rockin si chiamano Nicolas e Romain, chissà quale scherzo del destino li ha portati a mettere le tende a Roma. Hanno saputo ricreare l’atmosfera del club parigino in una città altrettanto bella, ma estremamente diversa. Come avete fatto? Quali sono secondo voi i vizi e le virtù della città eterna?

Nicolas & Romain: Abbiamo semplicemente provato a portare a Roma quello che ci mancava di Parigi.
Secondo noi il pubblico romano deve ancora aprirsi a più diversità, lasciando da parte i suoi pregiudizi, per essere pronto a raccogliere tutto quello che viene. Ci sembra ancora un pochino provinciale Roma rispetto ad altre capitale europee (Parigi, Berlino, Londra), anche se vediamo un miglioramento da quando siamo arrivati. Proviamo con le nostre piccole forze a cambiare la mentalità e a portare qualcosa di nuovo.

Per chi vive a Roma il Lanificio 159 è un luogo di ritrovo per appassionati di nightlife e non solo: uno spazio distribuito su tre livelli che guarda dalle sue terrazze l’antico fiume Aniene. Come è iniziata la vostra collaborazione con l’ex fabbrica di lana e cosa vi ha rapito a tal punto da crearci un festival su misura?

Nicolas & Romain: Il Lanificio ci ha permesso di pensare questo festival con tanta libertà (anche se hanno dovuto frenarci un po’ in qualche occasione). All’inizio la proposta è venuta da Mamo Giovenco (direttore artistico) che ha capito che il potenziale di Paris Rockin’ si poteva esprimere al meglio nel format di un festival che di una semplice serata, permettendo di aggiungere altre arti sul tema dell’incontro tra Parigi e Roma, creando così un movimento forte intorno al concept. Avevamo già l’idea in mente e quindi ci siamo confrontati insieme per dare vita a questo festival. Dobbiamo dire che loro ci sostengono molto e credono molto in quello che facciamo e teniamo a ringraziarli per la fiducia dimostrata nel nostro lavoro.

Beviamo l’ultimo sorso di tè e congediamo la crew di Paris Rockin Festival.
Le coordinate le trovate tutte qua www.parisrockin.com.
Non ci resta che dire Vive la France!