Swallow Key è la nostra nuova scommessa. Probabilmente il suo nome non vi dirà nulla, al grande pubblico è praticamente sconosciuto, fortunatamente Dio Soundcloud.com ci ha svelato qualche chicca, come il remix di The Knife/Fever Ray in Silent Shout/If I Had An Heart. Così lo abbiamo contattato e, tra dj set psichedelici e richiami tribali che celebrano i Nativi d’America, presenti nel suo album di debutto Kachina, ci siamo lasciati ammaliare dal fascino delle sue parole.

Allora Eujene, posso chiamarti Eujene, vero?

Si, visito questo pianeta con il nome di Eujene. Il mio nome completo è Robert Eujene Oakden.

Ho cercato informazioni su di te ovunque sulla rete, trovando ben poco o forse il necessario: solo la tua musica! Vorrei sapere qualcosa in più su di te. Dove, come e quando nasce il tuo estro musicale?

Mi nascondo molto. È un metodo per coprire le mie tracce nella neve da progetto a progetto. Ma Swallow Key sarà qui fino a quando le stelle si spegneranno. Sono anche un regista ed un artista. L’anno scorso ho lavorato per la DreamWorks Animation al lungometraggio Megamind. Ho smesso con DreamWorks per seguire la mia strada come musicista. Per dare vita ad un nuovo essere ho persino cambiato l’ortografia del mio cognome da Ogden a Oakden. Ho pensato di cambiarlo in Butterfly Rider o Caterpillar Killer, ma era troppo ovvio.

Anche il mio Facebook è difficile da trovare, perché uso una punteggiatura fasulla per scrivere: ÊüJëñë ÕåKdëñ. Come artista visuale, ogni anno, realizzo qualche mostra d’arte qui a San Francisco. Ma la musica è la mia benedizione, la ragazza che mi ama per quello che sono realmente. La fonte della mia creatività è una questione controversa. Poiché questo è un argomento sacro, devo essere imminente, con il rischio di fornire ‘troppe informazioni’ o TMI come si dice in America. Devo dire che l’artista è nato con la morte di mia sorella. È stata assassinata nel giorno del mio 11° compleanno. Da allora creo luce dalle tenebre. Il mio primo testo è ancora inciso sulla sua lapide. In seguito la mia addolorata madre si sarebbe suicidata.

Mi dispiace scaricare questo su di voi. Ahah! So che questo non è un argomento molto spensierato, ma in qualche modo sono sopravvissuto a questo e molto altro, tuffandomi come un angelo nelle arti in fondo ad universi alternativi, dove posso comunicare ancora con coloro che hanno lasciato questo piano di esistenza.

Se dovessi definire il tuo sound in tre parole direi che è accattivante, contaminato e mistico. Cosa pensi di questa mia sintesi? Se ti chiedo di descrivere la tua musica con tre aggettivi cosa mi rispondi?

Mi piace la tua selezione. Potrei scegliere: Bizzarro, Grezzo e (piacevolmente) Mistico. Il Misticismo mi fa battere forte il cuore, è la fonte della mia aura. Ho voglia di inseguire i misteri e di cercare la magia nell’universo che non può essere vista da sotto il velo dei nostri abiti umani. Con Swallow Key ho fatto un giuramento sacro, per il mio spirito e la visione del progresso umano. Per il mio album di debutto, Kachina, ho preso ispirazione dall’eterea sciamana della tribù dei Nativi d’America Hopi e anche dalle cose di magia e dagli unicorni, e dagli alieni e dal cioccolato.

C’è qualche grande della musica di tutti i tempi che ha veicolato il tuo talento?

Il mio gusto musicale è senza tempo. Ascolto tutti i generi di musica e mi piace quasi tutto. Così potrei citare molti musicisti famosi. Ma per questo album preferirei richiamare l’attenzione su un musicista dal nome poco noto, Carlos Nakai. Carlos è della tribù Navajo-Ute e la sua tecnica del flauto è fuori dal comune. Crea porte stellari verso altre dimensioni quando suona. Indubbiamente uno dei miei musicisti preferiti. Le tribù native americane stanno ancora subendo gli abusi della colonizzazione del Nord America. Quindi, con Kachina, spero di portare il loro antico modo di vivere spirituale ad una stremata caccia al pubblico, sporca di dollari.

Se ti dicessero che da domani puoi essere chi vuoi, chi vorresti essere?

Se da domani fossi costretto ad essere nel corpo di qualcun altro penso che mi mancherebbero i sogni che non ho ancora realizzato. Ma se Eujene vivesse una brutta giornata dovrei dire Arthur Dent da Guida Galattica per gli Autostoppisti.

Oggi giorno, come si dice in Italia, c’è tanta carne alla brace in musica! Si ricercano continuamente definizioni sintetiche e mirate. Oltre la dicitura “electronic music”, sapresti catalogarti?

È molto difficile per me. La mia missione segreta è stata quella di stare lontano dalla classificazione. Credo che questo sia il cliché di cui molti musicisti parlano. Per me è molto difficile definire i generi musicali. Lo lascerò fare agli scienziati del rock. Credo che il mio tentativo di descrizione di Swallow Key potrebbe essere Musica Religiosa Alternativa. E la musica è la mia religione.

La discografia non è più in mano a poche etichette potenti, anzi, è alla mercé di tutti ed inoltre oggi fare musica sta diventando sempre più semplice grazie all’era digitale. Tu come immagini il futuro in ambito musicale?

Ringrazio le stelle per i portali come Soundcloud. È un ottimo modo per raggiungere il pubblico. Sono arrivato a questo discreto livello di abilità musicale facendo il meglio che potevo. Non ci vuole molto a corteggiare i sensi – Godard ha detto che “tutto quello di cui hai bisogno per fare un film è una ragazza e una pistola”. Trovo che questo valga per molte cose nella vita. Ma quando si tratta di promozione e marketing, sono un pesce fuor d’acqua. Spesso mi trovo in una posizione scomoda con la mia musica. L’autopromozione è difficile per l’autostima. Quindi mentre è diventato più facile creare della musica, essere distribuiti è ancora un lavoro a tempo pieno. Perciò, è a questo punto che le etichette sono utili alla causa della musica, e dove io trovo delle carenze nel movimento digitale. Non so davvero cos’altro fare se non vivere.

Il 5 Marzo, su Soundcloud, è uscita la cover di Swallow Key di The End dei The Doors. Sto provando ora lo spettacolo dal vivo con alcuni dei miei più cari amici. Stiamo preparando un selvaggio spettacolo dal vivo completo di performance e di esperienza visiva cosmica. La suoneremo questa estate. Ho iniziato a lavorare al secondo album di Swallow Key. A questo punto autoprodurrò anche questo album. Faccio musica solo per l’amore della musica, nella speranza di sollevare o toccare (nell’intimo) qualcun altro. A proposito, un saluto ai fans di Swallow Key su Soundcloud. Grazie per i vostri commenti. Sono il mio compenso per creare, che è più prezioso dell’oro. Finché ci saranno le orecchie aperte per Swallow Key, nuovi sentieri saranno percorsi attraverso foreste selvagge assolate.

Dark Lit Paradise, come dire, spacca! Anche il video è incredibilmente suggestivo: la natura sconfinata e questa incantevole ragazza vestita da nativa americana che danza in armonia con tutto ciò che la circonda. Come nasce questa esplosione di suoni ed emozioni?

Dark Lit Paradise è una traccia che definisce Swallow Key. Essa incarna l’idea che al di là delle tenebre possiamo creare la luce, se scegliamo di farlo. Ognuno di noi, in qualche modo, si sforza nell’esperienza che fa sulla Terra. Imparare a presentare l’ego ad un principio superiore è una pratica che continuo a provare. Per il suono, ho rivisitato antichi e profondi tamburi ed un Synth Sega scuro accompagnato da una voce vulnerabile e un accenno di qualcosa di colorato dall’altra parte. Ho diretto e girato il video a Novato, California. Per la cronaca, l’esecutrice Inka Siefker, non è una Nativa Americana.

Nella mia vita a San Francisco, ho avuto la fortuna di farmi una cerchia di amici da circo incredibilmente demenziali: contorsionisti, trapezisti, acrobati. Scommetto che ne vedremo molti nei video futuri di Swallow Key e negli spettacoli dal vivo. San Francisco è un grande circo, tutti i giorni. Dark Lit Paradise parla della mia idea di devozione ad un amante. Questo è un momento strano per l’amore in America. (Probabilmente è la cosa più stupida che ho detto). Mi sembra che questa generazione è presa talmente da se stessa che tratta l’amore come se nulla fosse sacro, come usa e getta. Nella mia idea di amore non c’è nulla che possa influenzare la devozione di un amante. Anche quando i tempi sono duri per un sognatore. Quali sono poi.

We Got The Honey è una traccia criptica, il titolo sembra quasi una frase in codice! Poi questo popolo di ragazzi scimmie che scorrazza in bicicletta nei viali di un’epoca che non c’è più. Qual è il messaggio nascosto?

Beh, non sarebbe nascosto se te lo dicessi! I versi sono “Abbiamo avuto il miele, non vogliamo i soldi”. Ciò parla del fatto che alcune delle nostre priorità sono un po’ fottute in questo momento. Il filmato mi ricorda un momento in cui avremmo potuto terrorizzare il vicinato ed i nostri interessi non erano così spaventosi. Facevo cose come questi ragazzi scimmia quando ero giovane. E cosi una simbiosi tra immagine e suono ha avuto luogo.

La canzone e il filmato sembrava si fossero sposati tra loro senza nemmeno chiedere prima a me. Per pura coincidenza, dopo aver fatto uscire We Got The Honey ho incontrato una ragazza che ha degli alveari di api sul tetto del suo appartamento, dove vivo, in Haight Ashbury a San Francisco. Lei mi ha fatto conoscere le api e ci ho fatto un accordo, così posso dare gratuitamente il miele fatto in casa ai fans di Swallow Key con l’acquisto dell’album Kachina. Sono quasi senza miele fino a Primavera!

Colui che ha veicolato la tua conoscenza, ovvero il dj producer Erroi, vuole avere l’onore di farti l’ultima domanda: “Silent Shout è, secondo me, il capolavoro dei The Knife. Scuro e chirurgico, ma allo stesso tempo etereo e graffiante. Qual è il comune denominatore tra Swallow Key e The Knife? Come sei entrato in contatto con loro e perché proprio questo remix?

Grazie per essere un Seeker (cercatore, e titolo di una traccia dell’album, n.d.r), Erroi! Penso che i The Knife e Fever Ray siano molto importanti per il mondo di oggi. Sono d’accordo con te Erroi, Silent Shout è un capolavoro. Per essere onesti, ho ascoltato il brano tante di quelle volte che non potevo ascoltarlo più. Ma ne avevo ancora voglia. Così ho realizzato il remix e ho potuto sentirlo sotto una luce diversa. Non c’è nessuno che possa migliorare questa canzone, vale a dire, non può essere fatta meglio. Nel remix ho solo cercato di esaltare la sua magnificenza.

Penso che nel terreno comune tra Swallow Key e The Knife ci sia un’aspettativa di alchimia. Ho una speciale affinità per le metamorfosi e per la musica che trasforma i caterpillar in farfalle, per quella che visita i misteriosi regni dell’umanità e torna per digerire l’esperienza delle persone che indossano abiti per essere parte di qualcosa, per catturare uno sguardo ed essere stregati. Pace.