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Ascolto consigliato: De La Soul feat. Little Dragon “Drawn”.

Ieri sera ho conosciuto meglio il pizzicagnolo del ghetto ebraico, si chiama Onu … si avete capito bene, è indiano, ama leggere ed è molto gentile.

Ogni tanto passo di lì per attutire l’effetto della vineria che frequento da quelle parti, lui è la mia ancora di salvezza dall’alcolismo!

La conversazione è partita da una sua domanda: “Abiti qui?” ed io “No, ma ci vengo spesso”.

Lui “No in realtà mi sembra di conoscerti, di averti vista anche altrove” ok il primo pensiero malefico è stato ‘Ci sta provando’ poi ha detto “Ti dico questo perché tu mi sembri una persona gentile, hai uno sguardo… sì insomma i tuoi occhi dicono questo” … io arrossisco e ringrazio dicendo che quello è il più bel complimento che mi hanno fatto quel giorno.

Lui poi aggiunge “Sai ci sono delle donne che vanno bene per il sabato sera, poi ci sono le donne che vanno sposate… tu mi sai di una donna che va sposata!” curioso lo dica a me, un sabato sera, forse pensando di rendermi orgogliosa, se sapesse cosa penso del matrimonio!

Io ringrazio pudica e aggiungo “Sarà anche che hai capito tutto questo da uno sguardo ma se vuoi saperlo, io m’innamoro sempre di uomini che non capiscono” e lui mi fredda con “Devi ricordare una cosa: esistono i maschi e gli uomini, forse hai incontrato solo dei maschi fino ad ora” mi chiede l’età e io dico “33 appena compiuti” e lui “Incredibile, ne dimostri molti meno”.

Ho pensato ‘Ok, ha ricominciato a provarci’ e piena di pregiudizi gli chiedo “Tu di dove sei” e lui “Indiano”, ed io “Sei sposato?” e più veloce della luce aggiungo “No, non ci sto provando era semplice curiosità” o forse avrei dovuto dire “deformazione professionale sono abituata a intervistare la gente” lui ride e dice che è sposato… in effetti portava la fede e io “Da quanto?” lui “23 anni” io “Wow” e lui “Merito innanzitutto di lei, un angelo” ed io “Anche lei indiana?” carica di preconcetti “No, lei è romana” ed io “No, ma dai ti sei messo con una romana!” lui “Si, ci siamo incontrati alla Feltrinelli qui a Largo Argentina ormai 23 anni fa, diciamo che ci accomuna la passione per la lettura” e si lui parla cosi ed è indiano, altro pregiudizio e ve lo rendo noto perché devo farci i conti.

Li mi torna solo per un istante la fede per l’amore, sottotitolato PER SEMPRE, ma è solo un attimo.

Mi congedo con un sorriso, lui mi regala un’acqua naturale e mi dice “Non smettere di essere cosi” ed io “Cosi come?” e lui “Cosi bella! Le persone che hanno un cuore gentile sono meravigliose anche fuori, tu sei proprio bella”.

Fine di una vicenda durata 15 minuti, che mi ha insegnato di non essere immune dai preconcetti, mi ha ricordato che vivo in una società realmente cosmopolita e che un estraneo, di qualsiasi paese sia, può leggermi da uno sguardo.