Olimpia CamilliTempo di lettura: 2 minuti scarsi
Ascolto consigliato: Arum Rae – Should I
Quello che vi racconto l’ho scritto nel mio diario di viaggio, quando parto tengo un taccuino sempre con me, non si sa mai mi venga qualche idea geniale (non succede mai) o solo per l’esigenza di appuntarmi un pensiero ed è questo il caso.
“Scrivo mentre sorseggio un’Ichnusa di fronte al mare a Cala Sarraina nel nord della Sardegna, una regione incredibile e dotata di una natura fuori dal comune.
Molti mi avevano parlato di questa terra, come tutti i luoghi del mondo bisogna viverli per comprenderne la bellezza.
Quest’isola è potente, l’odore del mirto e del rosmarino inebria l’aria, le rocce sono levigate dal vento come se uno scultore si fosse messo li a lavorarne una per una, o quelle rosse che si riversano in mille pietruzze nella sabbia, e il vino così minerale dove si sente la potenza della sua terra.
Il sorriso di questi isolani mi riempie il cuore e la leggera durezza nel loro modo di parlare sono musica per le mie orecchie.
Mi chiedo come facciano ad andar via per cercare fortuna altrove essendo nati in un luogo cosi incantevole.
Anche in una giornata nuvolosa e piena di vento ti basta fare una passeggiata lungo la costa ed ecco che ti scoppia l’anima.
Dopo aver visto la foresta amazzonica, dall’altra parte del mondo in Brasile, pensavo di aver visto tutto della complessità della natura, invece non ero stata mai dietro casa mia, la Sardegna, un’isola enorme dove quasi fai fatica a percepirne la fine nonostante è circondata dal mare… e che mare.
Avevano ragione i vostri racconti e gli occhi pieni di stupore, aveva ragione l’inglese David Herbert Lawrence quando scrisse a proposito della Sardegna “Questa terra non assomiglia ad alcun altro luogo”.
Scoprire il mondo e le sue culture è una delle esperienze più belle che un essere umano possa fare, perché alla fine viaggiare è scomodo e pure un po faticoso, ma è il caso di dire che ne vale la pena, si che ne vale.”
